Lyrics

Eri la misura delle cose, scrisse un giorno Kafka Sempre diversi dalla gente, non come la massa Se ti cerco non ti trovo, son diversi i posti Scrivo lettere a Sofia, piacere "Bukowski" Con te svanisce poi la noia del vivere, Lo disse Dostoevskij, che provava a resistere Ubriachiamoci di amore, finché ne siamo affetti Ubriachiamoci di sogni, di parole, di concetti Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale Ti ho cercata nei meandri dello spazio abissale La luce tarda ad arrivare ed io mi sento leggero E se è scaduto il nostro tempo la colpa è di un buco nero Finché morte ci separi, tu sei qui vicino Anche se siamo un po' lontani, sento il tuo respiro Se è vero che i nostri ricordi specchiano nel vino Noi forse abbiamo un altro tempo, Italo Calvino I più belli dei nostri giorni, poi non li abbiamo vissuti I più belli dei nostri figli, non sono ancora cresciuti Siamo bruciati così tanto che ci siamo spenti Siamo congelati dentro, per questo siamo freddi Platone diceva, che l'amore è mancanza Forse è vero che è sincero se provato a distanza Un corpo percepisce anche se l'altro lo riscalda Invece l'anima ama, anche se l'altra non ricambia Poi sparisci come un soffio, di punto in bianco Ho perso i treni e le stagioni, tu solo smalto Abbiamo fuso i nostri nomi, le carnagioni E adesso mentre penso scrivo, "Le mie Prigioni" Con te amerei perfino vivere, con te morirei Avremmo fatto l'impossibile, ora non so chi non sei E anche oggi, come ieri, il tuo ricordo un po' sfiora Se penso a quello che sei stata,"Silvia rimembri ancora?"
Writer(s): Manuel D'ettorre Lyrics powered by www.musixmatch.com
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