Marlene Dietrich

Come Marlene Dietrich dovrei liberarti, dovrei liberarti? Dovrei liberarti, come de Lempicka? Dovrei liberarti, oppure abbandonarti, oppure allontanarti? Venere che guarda il cielo rimirando il cielo interrogandosi Sei Giovanna D'Arco, potrei illuminarti Oppure liberarti, oppure vendicarti Di me, di me, di me, di me Di me, di me, di me, di me Di me, di me, di me, di me Di me, di me, di me, di me Io sono invisibile, irriducibile da lunghi anni E dopo lunghi anni, tu sei terra fertile, irraggiungibile Da lunghi anni e dopo lunghi anni Lascia che io bruci per te, che io consumi per te Indelicata poesia dell'equo canone Come Marlene Dietrich potrei liberarti oppure Vendicarti, cosa puoi donarmi Di te, di te, di te, di te Di te, di te, di te, di te Di te, di te, di te, di te Di te, di te, di te, di te Come Rodolfo Valentino, non ho più parole Non ti so aiutare, mi si spezza il cuore Come Greta Garbo curva sul telaio Penna e calamaio, la poesia e l'acciaio Quindi chiamami per nome Lasciami morire come quando fuori piove Come Marlene Dietrich puoi dimenticare Oppure rifiorire, oppure vendicarti Di me, di me, di me, di me Di me, di me, di me, di me Di me, di me, di me, di me Di me, di me, di me, di me